Come valutare l’usura dei pneumatici di un’auto usata

Come valutare l’usura dei pneumatici di un’auto usata

All’interno di questo articolo osserveremo come poter valutare correttamente l’usura dei pneumatici di un auto usata. 

    • Pneumatici auto usata: una panoramica
    • Pneumatici auto usata: quando cambiarli?
    • Pneumatici auto usata: come analizzarli
    • Car Specialist
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Pneumatici auto usata: una panoramica

Quando acquistiamo un’auto usata dobbiamo rimanere assolutamente concentrati nel valutare ogni possibile criticità dell’auto. Il colore della carrozzeria è un aspetto sicuramente interessante così come il motore e gli interni. Assicurarci che il contachilometri non sia stato modificato è un aspetto prioritario ma anche osservare la bellezza e la cura degli interni. 

 

L’eventuale presenza di ruggine è un fattore da non trascurare perché potrebbe allargarsi e creare dei gravi problemi economici in futuro. Un aspetto che però non molti mettono sotto la lente di ingrandimento è sicuramente il pneumatico e l’usura di quest’ultimo.

 

Ricordiamoci che i pneumatici sono l’unico luogo di contatto tra noi e la strada. Se vogliamo tornare a casa sani e salvi dobbiamo quindi avere dei pneumatici performanti e che ci garantiscano un contatto totale in ogni situazione. 

 

Non possiamo infatti rinunciare alla sicurezza e non possiamo fare sconti su quest’ultima. Un pneumatico usurato o con delle problematiche infatti potrebbe metterci a rischio noi e anche tutti coloro che sono per strada. Una semplice perdita di aderenza può provocare un incidente se incrociamo nella nostra traiettoria un’altra vettura. Per questo motivo quando osserviamo un’auto usata, cerchiamo di analizzare sempre lo stato di usura del pneumatico. 

 

Pneumatici auto usata: quando cambiarli?

Prima di dire quali sono le piccole regole da osservare, ricordiamo sempre che i pneumatici devono essere cambiati almeno ogni 4 anni. Si tratta di una valutazione media che però deve essere contestualizzata al clima e alla qualità del pneumatico oltre alla percorrenza. 

 

Se infatti l’autovettura ha già percorso centomila chilometri in un anno, chiaramente dovrà andare incontro alla sostituzione rapida del pneumatico. Questo perché non sono eterni e vanno incontro all’usura. Detto in modo più semplice, l’altezza del battistrada diminuisce e quindi c’è minore margine di lavoro per il pneumatico anche per far scorrere via l’acqua. 

 

Un aspetto problematico infatti è il fenomeno dell’acquaplaning, ovvero della perdita di aderenza quando piove. Se il terreno o l’asfalto non drena adeguatamente l’acqua, il pneumatico può dare in crisi e non riuscire a smaltire e ad allontanare l’acqua al di sotto di esso. 

In questo modo la macchina sarebbe ingestibile e andrebbe incontro a problematiche davvero molto elevate. Gestire un’auto con il fenomeno dell’acquaplaning è davvero molto complicato ed è quasi sicuro l’uscita di strada. Per questo motivo i pneumatici sono dotati di battistrada importanti, a differenza delle vetture ad esempio di Formula 1 con struttura liscia, proprio appositamente studiate per condizioni di sole pieno.

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Pneumatici auto usata: come analizzarli

Detto ciò, capita l’importanza del pneumatico e della sua salute, cerchiamo di capire come valutare il pneumatico. Sicuramente la colorazione dei pneumatici è un piccolo aspetto che può essere comunque preso in considerazione. Un pneumatico troppo chiaro potrebbe essere sintomo di come la vettura sia stata lasciata all’esterno al sole per molto tempo e che ha portato quindi a una decolorazione del materiale che costituisce il pneumatico. 

 

Per questo motivo facciamo ancora più attenzione in tal senso. Molto spesso può capitare che quando visitiamo una vettura per acquistarla, il vecchio proprietario abbia appena verniciato di nero il pneumatico e questo lo si nota velocemente in quanto è davvero molto pieno il colore nero. 

 

Ad ogni modo, l’aspetto prioritario da osservare è l’usura, ovvero la differenza tra la parte interna e esterna del pneumatico. Scendendo nel dettaglio dobbiamo osservare la profondità del battistrada che deve essere almeno di un millimetro e 6 decimi. 

 

In commercio esistono diversi strumenti che permettono di analizzare in modo economico questa distanza. Si tratta di una distanza minima per legge ma che noi consigliamo debba essere quanto più elevata. Già se la distanza è di 2 mm, siamo davvero al limite e questo riguarda non solo il valore dei pneumatici ma anche la nostra sicurezza. 

 

Se non vogliamo acquistare strumenti particolari e professionali per l’analisi del battistrada possiamo comunque utilizzare la regola della vecchia monetina. Basta semplicemente una moneta da €1 per osservare la profondità del pneumatico. Se le stelle sul bordo sono visibili, è il momento di cambiare il pneumatico. Nell’eventualità però che avessimo un pneumatico invernale, è consigliato utilizzare la moneta da €2, in quanto se il bordo argentato supera la scala natura, è indicato sostituire il pneumatico. 

Un aspetto importante anche per i pneumatici invernali è osservare tutti i cosiddetti “tagli”, che sono sviluppati trasversalmente rispetto al battistrada. Questi tagli sono stati fatti per permettere al battistrada di avere maggiore aderenza alle basse temperature e permettere quindi alla vettura di lavorare in modo più corretto.

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