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Guida alla rottamazione auto, ecco cosa devi sapere

Guida alla rottamazione auto, ecco cosa devi sapere

La rottamazione auto è una delle fasi conclusive di vita dell’auto. In questa guida cercheremo di comprendere tutto quello che c’è da fare per rottamare un’auto.

La rottamazione auto appartiene a uno degli ultimi periodi di vita dell’auto. Normalmente si rottama una vettura quando se ne acquista una nuova e si beneficia di alcuni incentivi fiscali o economici. Lungo l’articolo vedremo:

  • gli incentivi economici;
  • le fasi della rottamazione auto;
  • i documenti che servono;
  • i controlli
Guida alla rottamazione auto, ecco cosa devi sapere

Gli incentivi economici

Molto spesso i vari Governi, Italiano o internazionali, incentivano l’utilizzo di nuove vetture più ecologiche con la rottamazione di quelle vecchie. Leggendo infatti i giornali e anche informandosi presso le concessionarie, si scopre come il mondo delle auto ora sia legato a questo concetto.

 

Al fine di spingere la mobilità sostenibile, i diversi Governi Europei puntano alla rottamazione auto dei vecchi modelli. Questo infatti è l’obiettivo, ovvero eliminare dalla circolazione i modelli più inquinanti al fine di introdurre quelli di nuova realizzazione.

 

Attualmente esistono diversi incentivi economici e fiscali per l’acquisto di una nuova auto elettrica o ibrida. Questi incentivi sono sia nazionali, ma anche regionali e possono variare quindi in ogni singola regione. Il Governo italiano sta aumentando progressivamente la presenza di questi incentivi, in quanto sono fondamentali per un inquinamento meno impattante.

 

Attenzione! La rottamazione auto può essere fatta anche nei casi in cui un guidatore non vuole più guidare una nuova vettura e liberarsi della sua vecchia.

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Le fasi della rottamazione auto

Escludendo eventuali incentivi del momento, la procedura per effettuare la rottamazione è quella descritta di seguito.

 

Come primo aspetto dobbiamo recarci presso una concessionaria auto o un centro di raccolta autorizzato. Nel caso in cui acquistiamo una nuova vettura, sarà la concessionaria stessa a effettuare tutte le procedure. Nel caso in cui invece decidessimo di non acquistare più nessuna auto, dovremmo recarci presso un centro di raccolta autorizzato.

 

Essi sono anche chiamati normalmente “i demolitori”. Non possiamo recarci da altri soggetti in quanto sono i soli a poter svolgere legalmente l’attività. Ovviamente se ci rivolgiamo a una concessionaria, poi effettueranno loro il passaggio al rottamatore.

 

Le automobili sono formate da componenti molto inquinanti e devono essere quindi smantellate in modo preciso e minuzioso. Bisogna infatti rispettare diversi requisiti di sicurezza al fine di non inquinare l’ambiente.

 

Entro 30 giorni dalla consegna della vettura presso un centro autorizzato, essa dovrà inoltre essere radiata. Ogni volta che viene rottamata una vettura, quest’ultima deve essere cancellata dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA). In questo modo, non è più obbligatorio pagare la tassa di possesso.

I documenti che servono per la rottamazione auto

Non appena consegniamo la nostra autovettura a un centro autorizzato per la rottamazione, dobbiamo anche consegnare:

  • le targhe;
  • la carta di circolazione;
  • il certificato di proprietà. 

 

Il tecnico dell’ente demolitore, richiederà per noi la radiazione del veicolo entro 30 giorni. A questo punto possiamo ritirare il certificato di rottamazione che il demolitore ci rilascerà. Non appena la vettura sarà radiata dal Pubblico Registro Automobilistico, non sarà più necessario pagare la tassa di possesso dell’auto (ovvero il bollo auto).

 

Il costo per effettuare una rottamazione auto, è abbastanza contenuto. Il budget è tra €50 e €150, a seconda del Comune di residenza. Per effettuare la rottamazione servono i documenti che abbiamo sopra indicato. Essi sono fondamentali in quanto certificano che il soggetto che fa domanda di rottamazione, è il vero proprietario della vettura.

I controlli

Attenzione: consigliamo di effettuare delle verifiche per evidenziare eventuali problematiche di vario tipo. Ad esempio, potrebbe essere presente un fermo amministrativo. Tale evenienza sussiste nel caso in cui abbiamo, ad esempio, acquistato una vettura e non abbiamo verificato la presenza in precedenza di fermi amministrativi. In questo caso un controllo in più è sempre qualcosa di ottimale.

 

Ricordiamo infatti che non è possibile effettuare la rottamazione di una vettura e di conseguenza una radiazione, se sono presenti fermi amministrativi. Questi aspetti sono creati dalla Pubblica Amministrazione, al fine di recuperare normalmente dei crediti. Andare a rottamare la vettura per non pagare eventuali tributi, è un aspetto che non è possibile fare.

 

Attenzione anche che rottamare una vettura comporta comunque il pagamento del bollo per intero. In altre parole, se abbiamo pagato la tassa automobilistica fino a dicembre e il veicolo è stato rottamato ad ottobre, non possiamo richiedere il rimborso di 2 mesi. Questo aspetto è legato al fatto che il bollo auto non è divisibile per mesi.

 

Se vogliamo inoltre essere sicuri che la nostra vettura è stata rottamata correttamente, possiamo effettuare una semplice visura allegando la targa del veicolo. Possiamo recarci presso un qualsiasi ufficio ACI o appoggiarci ad un servizio on-line. In ogni caso il controllo è ovviamente a pagamento.

 

È possibile infatti che ci sia una cosiddetta finta rottamazione. Essa è legata a svariati motivi di natura economica. Si parla di un procedimento totalmente illegale, in particolare di truffa. È capitato infatti che ci siano stati casi di finta rottamazione, che però sono stati sanzionati pesantemente dal Giudice. Ovviamente se l’automobilista si comporta secondo le norme previste dalla Legge, non sussiste alcuna problematica.

 

Il consiglio comunque è quello di effettuare una visura presso l’ACI dopo qualche tempo, al fine di osservare eventuali situazioni di finta rottamazione auto.

 

Nel caso infine che la vettura venga demolita all’estero, il proprietario può richiedere al pubblico registro automobilistico la cessazione della circolazione per demolizione. In questo caso è necessario presentare il certificato di proprietà, ma anche la carta e la targa di circolazione. Nel caso di smarrimento, è necessario consegnare la relativa denuncia che abbiamo effettuato presso gli organi di Polizia. Inoltre è necessario presentare anche una nota, che è possibile ottenere presso gli uffici territoriali ACI o gli uffici della motorizzazione.

 

Ecco quindi tutti gli aspetti fondamentali da ricordare al fine di poter avere una situazione quanto più chiara e trasparente durante la rottamazione della nostra vettura.

 

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