I requisiti “nascosti” del decreto incentivi auto elettriche 2025: tutto quello che (forse) non sai

I requisiti “nascosti” del decreto incentivi auto elettriche 2025: tutto quello che (forse) non sai

L’annuncio degli incentivi statali 2025 per l’acquisto di auto elettriche ha riacceso l’interesse degli automobilisti, delle microimprese e di tutti coloro che guardano alla mobilità sostenibile come a un investimento per il futuro. Ma se la maggior parte dei contenuti online si limita a elencare le cifre di contributo disponibili (9.000, 11.000 o 20.000 euro), ci sono numerosi requisiti meno noti che potrebbero escludere del tutto alcuni richiedenti o rendere più difficile l’accesso all’incentivo.

In questo articolo esploriamo proprio questi aspetti nascosti, trascurati o poco divulgati, spiegando nel dettaglio cosa prevede il decreto del Ministero dell’Ambiente pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 agosto 2025.

ricarica auto elettrica

Il decreto incentivi auto elettriche 2025: un quadro generale

Il nuovo decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 184, definisce i criteri per l’assegnazione di contributi statali per l’acquisto di veicoli a zero emissioni. La misura è destinata sia a persone fisiche (privati) sia a microimprese che intendono acquistare un veicolo di categoria M1 con alimentazione 100% elettrica.

Le soglie sono:

  • Fino a 11.000 euro con ISEE ≤ 30.000 euro + rottamazione
  • Fino a 9.000 euro con ISEE tra 30.000 e 40.000 euro + rottamazione
  • Fino a 6.000 euro senza rottamazione
  • Fino a 20.000 euro per microimprese che acquistano veicoli commerciali elettrici leggeri

Fonte ufficiale: Gazzetta Ufficiale – Decreto 8 agosto 2025

1. Il limite di prezzo reale è più basso di quanto sembri

Il decreto prevede che i veicoli incentivabili debbano avere un prezzo di listino non superiore a 35.000 euro al netto di IVA, optional e messa su strada. Questo equivale a un massimale di circa 42.700 euro IVA inclusa, ma attenzione: molti modelli pubblicizzati come “incentivabili” superano la soglia una volta configurati.

Un’auto elettrica base, infatti, può rientrare nel limite, ma basta aggiungere:

  • Vernice metallizzata
  • Cerchi maggiorati
  • Sistema di assistenza alla guida avanzato
  • Pack tecnologia

…e il prezzo sale rapidamente oltre soglia, escludendo il veicolo dal bonus.

Suggerimento utile: verifica il prezzo ufficiale su listino auto Quattroruote e non solo sul sito del costruttore.

2. Devi risiedere in una AUF (Area Urbana Funzionale)

Una delle novità più importanti — e meno comunicate — riguarda la residenza anagrafica del richiedente. Il decreto prevede che solo i residenti in un’Area Urbana Funzionale (AUF) possano accedere al contributo.

Cosa significa AUF? Si tratta di aree geografiche identificate dall’ISTAT e dalla Commissione Europea che rispondono a criteri di densità abitativa e funzionalità territoriale.

Questo requisito nasce dalla volontà di concentrare gli incentivi dove la transizione ecologica può generare impatti più rilevanti (mobilità urbana, zone inquinate, ecc.).

❌ Se non sei residente in una AUF, non puoi accedere agli incentivi, anche se hai ISEE compatibile e rottamazione valida.

✅ Puoi verificare se il tuo comune è incluso in una AUF su questo sito: mappa interattiva ISTAT

3. La rottamazione è obbligatoria per ottenere gli importi più alti

Non tutti possono ottenere l’incentivo massimo. Per accedere ai 9.000 o 11.000 euro, è obbligatorio rottamare un veicolo:

  • Di categoria M1
  • Alimentato a benzina o diesel
  • Di classe Euro 5 o inferiore
  • Di proprietà del richiedente da almeno 6 mesi

Molti automobilisti non sanno che non basta possedere un’auto da rottamare, ma che essa deve essere intestata da almeno 180 giorni precedenti alla richiesta. Questo per evitare acquisti simulati di veicoli da demolire al solo fine di ottenere l’incentivo.

✅ Approfondimento utile: Car Specialist – Incentivi auto 2025

colonnine auto elettriche

4. L’ISEE deve essere calcolato correttamente e aggiornato

Per accedere alle fasce da 9.000 o 11.000 euro serve dimostrare la propria fascia di reddito tramite certificazione ISEE. Tuttavia, ci sono casi in cui:

  • L’ISEE non è aggiornato all’anno in corso
  • Manca il riferimento al nucleo familiare corretto
  • Il documento è stato calcolato su una DSU incompleta

Un errore nel calcolo ISEE può invalidare l’intera richiesta. In questi casi, il sistema Sogei blocca la procedura e l’utente deve ripetere l’intero iter.

✅ Suggerimento: genera l’ISEE tramite CAF o portale INPS prima di avviare la pratica.

5. La piattaforma Sogei e la prenotazione online

Dal 30 ottobre 2025 sarà attiva la piattaforma gestita da Sogei, alla quale i concessionari dovranno accedere per prenotare gli incentivi. I richiedenti non accedono direttamente alla piattaforma, ma devono verificare che il concessionario sia abilitato.

Alcune criticità possibili:

  • Overbooking di fondi nei primi giorni
  • Concessionari non registrati o poco aggiornati
  • Ritardi nella conferma della prenotazione

✅ Il consiglio è di rivolgersi a concessionari esperti e già attivi nei programmi Ecobonus.

6. Microimprese: vincoli stringenti e limiti di categoria

Le microimprese che vogliono acquistare un veicolo commerciale elettrico possono ottenere fino a 20.000 euro di contributo, ma devono:

  • Essere iscritte al Registro Imprese
  • Essere in regola con DURC e obblighi previdenziali
  • Acquistare veicoli di categoria N1 o M1 (trasporto merci o passeggeri)
  • Rottamare un veicolo termico equivalente

Inoltre, per accedere alla misura, il veicolo acquistato non può essere rivenduto nei 12 mesi successivi. Anche il passaggio di proprietà anticipato può annullare l’incentivo ricevuto.

ricarica battaeria

Conclusione: cosa devi assolutamente sapere prima di fare richiesta

Molti automobilisti si avvicinano agli incentivi auto elettriche con entusiasmo, ma senza conoscere i dettagli tecnici e normativi che possono bloccare, invalidare o rallentare la richiesta.

Questa guida ti ha mostrato i “requisiti nascosti”, ovvero quegli elementi non pubblicizzati nei banner o negli spot, ma che fanno la differenza tra ottenere 11.000 euro o nulla.

Prima di firmare un contratto o avviare la pratica:

  • Verifica il prezzo reale dell’auto
  • Controlla la tua residenza AUF
  • Prepara la documentazione ISEE aggiornata
  • Assicurati di avere un’auto intestata da almeno 6 mesi da rottamare

Solo così potrai ottenere il massimo del beneficio disponibile.

Nell’articolo successivo ti guideremo attraverso tutti i documenti da preparare, le tempistiche e il flusso di prenotazione completa dell’incentivo EV 2025.

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